26/06/1924 I parlamentari d’opposizione al Partito Fascista, a seguito dell’assassinio di Giacomo Matteotti, abbandonarono il parlamento in segno di protesta. Venne chiamato Secessione dell’Aventino, perché era il colle in cui si riuniva la plebe durante l’epoca romana per protesta contro i soprusi dei patrizi. In realtà, fu un boomerang perché legittimò Mussolini a screditare il parlamento. Infatti nel Gennaio del 1925 promulgando le cosiddette “leggi fascistissime” instaurò di fatto la dittatura.