Anche il Papa non fu immune da Napoleone. L’occasione dell’occupazione gli fu data il 28/12/1797 dalla uccisione del generale Duphot sceso a solidarizzare con i patrioti durante una manifestazione. Il 15/02/1798 i francesi entrarono a Roma proclamando la Repubblica e cacciando il Papa che si rifugiò in Toscana. Furono avviate delle riforme tra cui l’abolizione dei fedecommessi (vale a dire che chi fa testamento obbliga l’erede alla conservazione del patrimonio e designa anche il successivo erede) e la primogenitura. L’importanza eccezionale della conquista di Roma fu che il potere temporale poteva essere tolto al Papa (lo rivedremo nel 1848). Ci fu un tentativo dell’esercito napoletano di cacciare i francesi dallo Stato Pontificio, ma dopo 4 giorni, venne nuovamente riconquistato dagli stessi.