43-Silvio Pellico e le mie prigioni – Un approfondimento merita Silvio Pellico. Di origine piemontese, ebbe la sua vita letteraria e politica in Lombardia. Fu con il Come Confalonieri e altri, il fondatore della rivista Il Conciliatore, pubblicando articoli su letteratura e la censura. Aderì alla Carboneria convito da Maroncelli e venne arrestato il 16 ottobre del 1821. Il processo duro 2 anni con la condanna a morte poi commutata in carcere duro allo Spielberg. Graziato nel 1830 e rientrato in Italia scrisse “Le mie prigioni” dove raccontò la sua terribile esperienza carceraria. Il libro fu un successo clamoroso, che colsero di sorpresa le autorità austriache. Furono stampate più di 1.000 copie (un’enormità per l’epoca). Ma perché fu così importante e così temuto dall’Austria? Perché emergeva in tutta la sua brutalità la gestione poliziesca austriaca finora oscurata dalla censura, incominciando a creare un’avversione da parte della popolazione , sebbene colta, nei confronti dell’Austria. |