61-Gioberti e Il Primato morale e civile degli italiani 1843 – Gioberti, era un prete gesuita piemontese, di forti idee liberali che era stato anche coinvolto in alcune attività della Giovine Italia. Egli scrisse il primo importante documento di coinvolgimento politico fu “Il primato morale degli Italiani”. Egli prendeva atto che una unità italiana in realtà esisteva perché fondata sulla comune fede religiosa, su una lingua più o meno condivisa e sulle tradizioni culturali. Per questa anche una Chiesa liberale può divenire l’asse del rinnovamento e della concordia nazionale. In poche parole l’Italia era nelle condizioni di risorgere come confederazione di liberi stati sotto l’egida del Papa e fiancheggiata dal Piemonte. Questi tesi fu la sintesi di un idealismo e di un realismo politico, che rappresentava un “neoguelfismo” ( i guelfi nel medioevo erano quelli che appoggiavano il Papa contro l’Imperatore) che servì a unire i moderai al movimento unitario e indipendentista italiano.
61-Gioberti e Il Primato morale e civile degli italiani 1843
