Parafrasando Trump mi verrebbe da dire prima gli italiani.
Questo è il risultato della sentenza del Consiglio di Stato sui direttori stranieri nei musei italiani.
Sicuramente la trovo confortante per me che ho creato un blog denominato Dignità Italia, ma la vera “questio” è: perché si sono dovuti scegliere dei direttori stranieri per dirigere i più prestigiosi musei nazionali.
Mancavano gli italiani? Non erano preparati o è più “trendy” mettere uno straniero? Oppure è stata una decisione volta a bypassare le lobby e baronati ?
È mai possibile che l’Italia che vanta il più grande patrimonio artistico del mondo non riesca ad esprimere un direttore degno di questo nome?
Non credo.
Probabilmente tale scelta fu figlia della voglia di innovare, privilegiando lo stereotipo che lo straniero, che è sempre più bravo, capace e competente. Sarebbe stato più coraggioso rompere i vecchi privilegi delle nomine, magari investendo sui giovani che, oltre a competenze tecniche, avessero anche capacità di marketing e creative.
Sono per la meritrocrazia, pertanto è giusto che vengano nominati i migliori: ma in Italia non li abbiamo?