17/07/1928 Muore Giovanni Giolitti, protagonista della vita politica italiana del primo decennio del Novecento. Dal 1892 e il 1920, è più volte capo del governo, grazie anche a un ferreo controllo dei prefetti con cui riusciva ad “orientare” le elezioni. Si deve a lui l’ampliamento della base elettorale, attraverso l’introduzione del suffragio universale maschile. Inoltre, cercò di inserire nel governo i socialisti riformisti, ossia la parte moderata, senza successo. Si adoperò per riequilibrare le finanze. Sostenne lo sviluppo industriale, la nazionalizzazione delle ferrovie e molte riforme sociali a tutela del mondo del lavoro. Sottovalutò il fascismo convinto che fosse un movimento temporaneo e, una volta entrato in Parlamento, sarebbe riuscito ad addomesticarlo.
17/07/1928 Muore Giovanni Giolitti
