38-I moti in Piemonte/1-All’indomani delle concessione dello Costituzione a Napoli da parte di Ferdinando I, anche alcuni patrioti piemontesi la chiesero, trovando il rifiuto di Re Vittorio Emanuele I. Ma il fuoco covava. L’11/11/1821 alcuni giovani cercarono di entrare a teatro indossando un cappello rosso e fiocchi neri, simboli carbonari, e furono arrestati. Per solidarietà i loro colleghi occuparono l’Università che fu liberata a colpi di sciabola. Ormai la crisi serpeggiava, anche tra l’esercito che affiliava parecchi carbonari. Il 10/03 ci fu un’altra esortazione al Re che cadde nel vuoto. Seguirono 3 giorni di sommosse, in particolare ad Alessandria, dove si era formato addirittura un governo provvisorio e fu issato per la prima volta il Tricolore annunciando che “l’esercito italiano dichiarava la guerra all’Austria per l’indipendenza della nazione”. Le nuove parole erano state pronunciate: nazione, esercito e indipendenza. Intanto, 08/03 alcuni nobili avevano preso contatto con il principe Carlo Alberto.