Non sono un tipo volgare, ma lasciatemi la licenza di scrivere che hanno la faccia come il culo!!!
Dal titolo avrete già capito a chi mi riferisco: ai nostri dirimpettai austriaci.
Mentre ero in automobile ascoltavo una delle tante rassegne stampa che la mattina vengono trasmesse via radio, allorché lessero un articolo tratto da La Stampa di Torino, in cui si riferiva che, nei libri di testo nelle scuole austriache, il Risorgimento era stato rivisitato secondo gli occhi austriaci ( e non uso un’altra parte del corpo perché già citata precedentemente).
Per fortuna, tenevo il volante ben saldo nelle mie mani, altrimenti sarei capottato a causa della bile che travasava dal mio corpo.
Riassumo brevemente i cosiddetti concetti espressi dai sapienti austriaci, anche perché non riuscirei a dilungarmici.
La prima perla viene evidenziata con la seguente domanda: «Austria, Francia e Gran Bretagna possono vantare una lunga storia. Da quando esiste lo Stato italiano?». Lo so, … molti di voi d’istinto hanno pensato subito all’Impero Romano, ma loro.
… non ammeteranno mai che l’inizio della nostra storia proviene dai Romani, perché l’Impero si disgregò sotto i colpi dei Barbari,
…non ammeteranno mai che il primo embrione austriaco fu voluto da Giulio Cesare come baluardo difensivo,
..non ammetteranno mai che furono un contea bavarese, che furono conquistati da un principe tedesco Rodolfo I che si volle fregiare del titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero (sì, avete letto bene Romano!!)?
…non ammetteranno mai che il loro austero impero era soltanto un’accozzaglia di popoli tenuti uniti da un regime autoritario e che si sciolse come neve al sole dopo la Prima Guerra Mondiale, per ritrovarsi con un territorio grande come una antico Castrum romano
Seconda perla (vi avviso che alla fine avremo una collana): dopo un elogio all’Imperatore Francesco Giuseppe e al Maresciallo Radetzky si ammette che erano odiati perché avevano fatto fallire le presunte aspirazioni di indipendenza italiana. Odiati? Ma è il minimo: incarcerarono, giustiziarono, terrorizzarono non solo chi propagandava la cacciata austriaca, ma altresì anche chi voleva maggior liberta: di pensiero, di adunanza, fiscale, di circolazione…
Insomma, noi italiani eravamo un popolo ingrato e ignorante perché non sapevamo cogliere la saggezza dell’Imperatore e rendere grazie al cielo per la fortuna di averlo come sovrano.
Terza perla è che l’idea nazionale degli italiani era una mossa astuta di alcuni personaggi al fine di perseguire obiettivi politici personali (Cavour, Mazzini, Garibaldi,…) aggiungendo, come conclusione, che il fine vero era la divisione dell’Impero Austriaco.
Siamo alla follia!!
La Carboneria, il 1848, gli esili e le condanne a morte a Mazzini, i Mille della Spedizione di Garibaldi, i Martiri Risorgimentali, le vittime del triennio Rivoluzionario, ecc. sono eventi, i cui protagonisti perseguivano i propri obiettivi personali?
Ma gli austriaci conosco la parola ideali? Credere in qualcosa? Morire per la Patria? No. Solo i loro obiettivi sono nobili, puri (attenzione ad usare la parola purezza con il popoli tedeschi!!)
Quarta perla ve la riporto integralmente così come scritto su un libro (l’editore è lo Stato!!) perché potreste pensare che l’abbia modificata: “Gradatamente in Europa si fece strada l’idea che in uno Stato potessero convivere solo persone con il medesimo passato storico, la medesima lingua e la stessa cultura. Coloro che non rientravano in questo disegno non avrebbero goduto di pari dignità”
Ma questo non concetto da loro deprecato, (medesimo passato, medesima lingua stessa cultura) non fu ripreso, o meglio, inculcato da un loro concittadino con un paio di baffetti che nei primi del Novecento dalla Baviera tedesca andò al potere e poi fu responsabile della più grande catastrofe nella storia dell’umanità?
L’unica cosa che posso intuire che dietro queste stupidaggine, c’è l’obiettivo di creare quadrato e mantenere la loro identità, che per certi versi è apprezzabile, ma per fare ciò non devo reinventarsi la storia e sovvertire i fatti.
Potrei andare avanti pagine per difendere il nostro Risorgimento così vilipeso anche da molti miei concittadini: come possiamo ridare dignità all’Italia, se non facciamo nulla per difendere almeno la sua storia, ed in particolare il Risorgimento che è forse il periodo più nobile?
Per chi volesse di seguito trovate il link dell’articolo de La Stampa di Torino
Ps: Prima di leggerlo prendete un tranquillante